La Fontana da Trevi che non ti aspetti! Throw your coin.

Fontana di Trevi, maggio 2015. Foto Safarik Art Magazine

Fontana di Trevi, maggio 2015. Foto Safarik Art Magazine

Le aspettative del turista del 2015 sono maggiori rispetto a quelle del 1995.

Oggi Mr. e Mrs. Smith hanno progettato il loro viaggio a Roma su internet in ogni minimo dettaglio e da Springfield nel Massachusetts sono partiti con le immagini della Fontana di Trevi che avrebbero visto ben presenti in mente.

Ai loro occhi invece si presenta qualcosa di inatteso: una fontana monumentale senz’acqua da attraversare su una passerella di plexiglass rialzata.

Sapevano persino che la grande fondana è addossata ad un palazzo in una piccola piazza sovraffollata.

Le aspettative ci fregano. In vacanza, in amore, riguardo alla famiglia, sul lavoro.

Ma le aspettative sono il motore delle nostre azioni. La fiducia che “sarà fantastico” sono la motivazione per partire, fare, amare.

La Fontana di Trevi il 9 maggio 2015 non è come Mr. e Mrs. Smith se l’aspettavano.

Ogni aspettativa delusa inevitabilmente è una delusione. Una delusione è un dolore.

Mi sono trovata davanti alla Fontana di Trevi l’altro ieri e l’ho vista così: mi ha fatto male. Io abito a Roma, ho solo attraversato un ponte e potrò tornarci dopodomani. Il Massachusetts è lontano da Roma. Il sito del Comune di Roma su questo monumento è solo in italiano.

Questa cosa di sbiancare Fontana di Trevi è una mania!

Concrezioni calcaree, il nero dell’inquinamento, erosione, disgregazione, le macchie, vecchi stucchi e integrazioni non idonee, usura delle iscrizioni a rilievo, fessurazione del pavimento: non sono così gravi. Il restauro viene realizzato grazie al contributo di Fendi Roma. Chiudere qualche giorno in inverno, fare piccoli interventi alla volta può essere un’idea.

Rivoglio l’acqua nella Fontana di Trevi!!

I tempi sono cambiati da quando nel 1925 Alberto Sordi bambino scopriva la grandiosità inaspettata di Piazza San Pietro uscendo dai vicoli di Borgo.

«Avevo quattro anni quando vidi per la prima volta San Pietro e fu proprio per il Giubileo del 1925. Ero in compagnia di mio padre, venivamo da Trastevere, dove ero nato in via San Cosimato e dove vivevo con la mia famiglia. Arrivammo percorrendo i vicoli, che poi furono distrutti, di Borgo Pio: un ammasso di casupole, piazzette, stradine. Poi, dietro l’ultimo muro di una casa che si aprì come un sipario, vidi questa immensa piazza. Il colonnato del Bernini, la cupola. Un colpo di scena da rimanere a bocca aperta. Ecco, quello che ricordo di più di quel Giubileo fu questa sorpresa». ALBERTO SORDI

(Intervista in Un cristiano a Roma, di Roberto Rotondo in 30Giorni, gennaio 2000)

Fontana di Trevi, maggio 2015. Foto Safarik Art Magazine

Fontana di Trevi, maggio 2015. Foto Safarik Art Magazine

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