10 motivi per vedere la mostra di Tiepolo
- Le finestre aperte nei Palazzi Capitolini, detto da chi adora l’aria condizionata, e affacciarsi restando ad occhi spalancati su Roma.
- Tiepolo, come il vino di Champagne, è raffinato e frizzante. Una delicatezza.
- Il primo astronauta donna italiana nello spazio, Samanta Cristoforetti, partita il 23 novembre 2014, prova con onore che, gli italiani ormai poco Santi e Lavoratori, sono ancora un popolo di Naviganti, come ai tempi della Repubblica di Venezia la Serenissima.
- Trovarsi di fronte alla testa colossale di Costantino, godersi le opere delicatissime di Tiepolo e, prima di uscire, guardare la Lupa capitolina pensando a chi vincerà lo scudetto.
- Pensare che se fossi un turista straniero verrei colto da convulsioni di sindrome di Stendhal per tanta arte concentrata. Purtroppo sono autoctona e le convulsioni mi prenderanno quando uscirò nel traffico di Roma.
- Trovare tre Tiepolo al prezzo di uno, col bonus che la visita a tutte le collezioni capitoline è inclusa nel biglietto della mostra. Un prezzo di saldo per un manuale vivente di storia dell’arte.
- Piccola, magica esposizione con odore di Venezia e sciabordio di Canal Grande.
- Fantasticare sull’arrivo del Papa, del Doge, di Mussolini o del Sindaco di Roma. Io speravo non arrivasse la sicurezza a riprendermi quando scattava l’allarme perché mi avvicinavo troppo a guardare le opere.
- Fare la turista in casa ogni giorno non ha prezzo.
- Il depliant della mostra sul quale un grafico ardito ha scontornato e inclinato il dettaglio di un disegno di Giambattista Tiepolo in maniera davvero temeraria.

ESTRATTO
Tiepolo, come lo champagne, è una delicatezza, raffinato e frizzante.
“Il Tiepolo”, per antonomasia Giambattista, nasce a Venezia nel 1696, visse nell’ottantennio della lunga pace di Venezia e morì a Madrid nel 1770. Giambattista Tiepolo e Canaletto sono due ammiragli dell’arte veneziana del Settecento.
Il buon Giambattista, il preciso Giandomenico, il giovane Lorenzo. I tre Tiepolo si impegnarono per tutta la vita nella grazia delle arti, nelle sfumature della bellezza, nell’Armonia. Gamme di colori tenere e luminose, tratto del disegno sciolto e fluido vengono gradualmente elaborate da Giambattista, da giovane prodigo di con tagli più arditi e cromatismi a forte fuoco, poi riformulate in scioltezza.
Ogni allievo ha bisogno di un maestro per tentare di superarlo.
Intelligente nel seguire i desideri della committenza, Giambattista Tiepolo, ha studiato scrupolosamente la pittura seicentesca e contemporanea, dichiara egli stesso: “La vita del Pittore deve essere un continuo studio”.
Freschezza, luminosità, atmosfericità vitale si mantengono anche in motivi seriali, inevitabili per una bottega di pittori. L’originalità conta nell’idea iniziale e nella sua costruzione, ma non c’è svalutazione nel ripetere ciò che più piace.
Non potendo “staccare Giambattista dalle pareti e dagli altari”, i disegni si qualificano a miglior catalogo figurativo per apprezzarlo complessivamente. Tiepolo sorprende. I Tiepolo famiglia sorprendono.
Il colore bruno acquerellato, a segnare le ombre all’interno delle figure tracciate a penna è combinata ad un’ombreggiatura impalpabile e al contempo decisa. In se stesso il marrone è un colore triste, quando decontestualizzato dal naturale: in Tiepolo il marrone è persino vivace.
Il figlio Giandomenico è leggero nelle tonalità, come il rosa carnitina schiarito e il giallo Napoli diluito, fluttuante nei panneggi senza gravità.
L’estasi trasmessa dalle opere melodrammatiche di Metastasio entra nell’opera di Tiepolo. Il melodramma, è “finzione di favole con cui aiuto il mio benessere”.
LEGGI IL SAGGIO LUNGO
TIEPOLO. I COLORI DEL DISEGNO.
IL VALORE DEL DISEGNO E LA POTENZA DEL COLORE IN MOSTRA AI MUSEI CAPITOLINI.
di
Maria Isabella Safarik
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