1 – Le finestre aperte nei Palazzi Capitolini, detto da chi adora l’aria condizionata, e affacciarsi restando ad occhi spalancati su Roma.
2- Tiepolo, come il vino di Champagne, è raffinato e frizzante. Una delicatezza.
3- Il primo astronauta donna italiana nello spazio, Samanta Cristoforetti, partita il 23 novembre 2014, prova con onore che, gli italiani ormai poco Santi e Lavoratori, sono ancora un popolo di Naviganti, come ai tempi della Repubblica di Venezia la Serenissima
4- Trovarsi di fronte alla testa colossale di Costantino, godersi le opere delicatissime di Tiepolo e, prima di uscire, guardare la Lupa capitolina pensando a chi vincerà lo scudetto.
5- Pensare che se fossi un turista straniero verrei colto da convulsioni di sindrome di Stendhal per tanta arte concentrata. Purtroppo sono autoctona e le convulsioni mi prenderanno quando uscirò nel traffico di Roma.
6- Trovare tre Tiepolo al prezzo di uno, col bonus che la visita a tutte le collezioni capitoline è inclusa nel biglietto della mostra. Un prezzo di saldo per un manuale vivente di storia dell’arte.
7- Piccola, magica esposizione con odore di Venezia e sciabordio di Canal Grande.
8- Fantasticare sull’arrivo del Papa, del Doge, di Mussolini o del Sindaco di Roma. Io speravo non arrivasse la sicurezza a riprendermi quando scattava l’allarme perché mi avvicinavo troppo a guardare le opere.
9- Fare la turista in casa ogni giorno non ha prezzo.
10- Il depliant della mostra sul quale un grafico ardito ha scontornato e inclinato il dettaglio di un disegno di Giambattista Tiepolo in maniera davvero temeraria.
TIEPOLO. I COLORI DEL DISEGNO. IL VALORE DEL DISEGNO E LA POTENZA DEL COLORE IN MOSTRA AI MUSEI CAPITOLINI (PDF)
di Maria Isabella Safarik