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La Buona Ventura di Vouet (1617) e i Borseggiatori del Colosseo (2014)

Simon Vouet, La buona ventura, Barberini

In quasi 400 anni non è cambiato nulla. Roma è eterna nelle sue meraviglie e nelle sue bassezze.

La Buona Ventura è dei ladri che si accaparrano un bel bottino e la fanno franca.
Il servizio sui borseggiatori di turisti ai Fori Imperiali e sotto il Colosseo di Striscia La Notizia di ieri, che mostrava mucchi di portafogli vuoti buttati nei cespugli, ancora contenenti documenti di malcapitati turisti vittime del furto, è nei quadri di Caravaggio, di Vouet e dei Caravaggisti.

La Buona Ventura di Caravaggio del Louvre mostra una zingara che fingendo di leggere la mano, ruba l’anello al cavaliere.
Nella Buona Ventura di Simon Vouet alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma due zingare circuiscono un uomo e, mentre una lo distrae, l’altra fruga nel suo borsello.
Di entrambi i quadri esistono molte varianti, versioni, repliche, copie, riproduzioni.
Il mio saggio sulla mostra I Bassifondi del Barocco (leggi) approfondisce l’argomento.
Preferiamo vedere dipinto ciò che il mostro che ci spaventa.

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I BASSIFONDI DEL BAROCCO. LA ROMA DEL VIZIO E DELLA MISERIA IN MOSTRA ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI

Manfredi, Riunione di bevitori

Manfredi, Riunione di bevitori

10 MOTIVI PER VEDERE LA MOSTRA I BASSIFONDI DEL BAROCCO

  1. Puoi stare tra mendicanti e zingari senza il rischio di essere borseggiato.
  2. l ragazzo nudo col gatto mette d’accordo i gusti di ogni orientamento sessuale.
  3. L’Accademia di Francia è l’unico posto dove mettere le ballerine è chic.
  4. La scalinata di Piazza di Spagna e lo scalone dei cavalli a Villa Medici sostituiscono molte lezioni di walkexercise in palestra.
  5. La caccia al tesoro organizzata da quei burloni dei curatori, che hanno nascosto titoli e autori dei quadri esposti su piccoli pannelli negli angoli delle sale.
  6. Il profumo d’incenso che senti quando esci dall’ascensore della metro a Trinità del Monti.
  7. Scoprire l’esistenza del paesaggismo italianizzante.
  8. Sentirsi in un caffè letterario di Parigi: non capisci cosa dicono, ma suona bene.
  9. Quando esci puoi sederti sotto un albero a villa Borghese e sentirti un novello Goethe.
  10. Invidiarmi perché ero al vernissage, ho mangiato uva e bevuto vino come un bambocciante.

Bassofondo: Definizione e significato di Bassofondo – Dizionario italiano – Corriere.it.

Bassofondo Dizionario del Corriere


ESTRATTO

“Quel che aborriscon vivo, aman dipinto”. (Salvator Rosa)

Lo spettatore, oggi come allora, si rassicura nel momento in cui è chiamato fuori da una realtà turbativa, guardandola senza coinvolgimenti rischiosi.

Uscire a Roma riserva sempre delle sorprese. I bassifondi edulcorati piacciono, sono un bisogno del cittadino che reclama per sé diritti esclusivi. La Roma seicentesca ha le stesse urgenze della Roma del ventunesimo secolo.

“Invaghitisi [molti] della sua maniera [di Caravaggio] l’abbracciavano volentieri, poiché senz’altro studio e fatica si facilitavano la via al copiare il naturale, seguitando li corpi vulgari e senza bellezza” (Bellori).

Il nudo attira sempre lo sguardo del malizioso e del pudico.

I devoti viaggiatori che arrivano a frotte nella Roma del 1600, dovevano restare senza fiato. A bocca aperta sono tutti i personaggi dei quadri e delle sculture barocche.

“Ma le regole del gioco sembrano in qualche modo sovvertite: si fa ricorso agli stereotipi e allo stesso tempo li si altera”.

Diverse sessioni musicali si svolgono asincrone nelle sale di Villa Medici.

La commistione tra reperto antico e i vivi è scritta nel destino di Roma millenaria. Un fiato a volte più pesante, a volte più leggero.

I cosiddetti Bamboccianti, capeggiati idealmente da Pieter Van Laer, “si sono appropriati della committenza della clientela facoltosa, ostacolando gli interessi economici dei pittori affermati” (Eduard A. Safarik – vai al sito)

Il paesaggio è pieno di rifiuti antichi, agli occhi del turista pieno di vestigia antiche tra rifiuti moderni.

Il passato e il futuro attraggono poco il Barocco.

Bartolomeo Manfredi, Nicolas Régnier, Simon Vouet, Valentin de Boulogne,  Pieter van Laer, Pietro Paolini, Cornelis van Poelenburgh.


LEGGI IL SAGGIO LUNGO

I BASSIFONDI DEL BAROCCO.

LA ROMA DEL VIZIO E DELLA MISERIA IN MOSTRA ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI.

di
Maria Isabella Safarik

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