Balthus, di origine polacca, naturalizzato francese ed direttore dell’Accademia di Franzia a Roma negli anni Sessanta, vive le ferite della guerra e le luci della pace, unico artista a vedere, ancora vivente, alcune proprie opere al Louvre, grazie ad una donazione di Picasso. La doppia mostra a Roma è sicuramente da vedere durante le vacanze natalizie.
Mostre a Roma: Balthus la retrospettiva, alle Scuderie del Quirinale fino al 31 gennaio 2016. Balthus: l’atelier a Villa Medici, a Villa Medici fino al 24 gennaio 2016.
Balthus, pseudonimo di Balthasar Kłossowski de Rola (Parigi, 29 febbraio 1908 – Rossinière, 18 febbraio 2001), è stato un pittore francese di origine polacca. (biografia su Wikipedia)
Balthus, alla sua rima personale a Parigi nel 1934, espone il dipinto La strada – La Rue, 1933, New York, The Museum of Modern Art, olio su tela cm. 193 x 235. Ambientato a Parigi, richiama le atmosfere di Bathers at Asnières (1884) di Georges Seurat alla National Gallery di Londra ed uno dei quadri centrali alle Scuderie del Quirinale. Il ricordo di Piero della Francesca nel bilanciamento quasi maniacale della composizione e negli ocra incorpora aora la tematica di strada con le sue crudezze ed il tema erotico, nelle due figure sulla sinistra, dove avviene un precoce gioco erotico della non consensualità.

Balthus, La-Rue, 1933, New-York, The Museum of Modern Art
Gli piaceva raffigurare giovani e bambini, soprattutto negli anni trenta, rivisitati attraverso figure geometriche come della pittura toscana rinascimentale. In mostra la tela è affiancata a copie del celebre maestro i come la Resurrezione. Diceva Balthus: “volevo concretizzare una mia attitudine plastica”. Il padre prussiano era storico dell’arte e la madre Baladine Klossowska era pittrice che fu compagna dal 1919 del poeta Rainer Maria Rilke, che sostenne il talento del giovane, insieme ad altre personalità di spicco come Pierre Bonnard ed Henri Matisse. Il fanciullo dell’élite culturale parigina ebbe quindi una cerchia da cui attingere molti stimoli, pittorici, teatrali, cinematografici, letterari. Il fratello Pierre fu filosofo studioso di teologia e del Marchese De Sade. Da questa ultima notazione si fanno risalire gli interessi erotici misteriosi e spinti.

Balthus, La Patience – Il solitario, 1943, olio su tela cm 161,3 x 163,5, The Art Institute of Chicago

Balthus, La Toilette de Cathy, 1933 – Paris, Centre Pompidou

Balthus, Le Chat de la Méditerranée, 1949 – collezione privata
Balthus apprezza il mistero dei gatti.

Balthus, Le roi des chats, 1935 – collezione privata
La Chambre, 1947-1948 in collezione privata, raffigura una bambina squadrata senza grazia nuda, frontale che ricorda i nudi gigantisti di Picasso.
La Camera – La Chambre, 1952-1954, olio su tela, 189,9 x 160, Washington, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden raffigura una ragazza abbandonata su una poltroncina con calzini, un’altra che scosta la tenda a far entrare il sole ed un gatto curioso sul comò. Sul significato dell’opera si vocifera parecchio. Un momento di autoerotismo o lo strazio di un abuso subito nella notte. Quale che ne sia la lettura la scena è conturbante. In altri quadri di Balthus abbiamo supposto che egli apprezzasse il De Sade studiato dal fratello. Infatti questa voce interpretazione viene proposta dal fratello stesso.

La Camera – La Chambre, 1952-1954, olio su tela, 189,9 x 160, Washington, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden

Balthus, Nudo di donna con gatto, 1945

Balthus, La ragazza col gatto

Balthus, Grande composition au corbeau, 1983-86.
Balthus, pseudonimo di Balthasar Kłossowski de Rola (Parigi, 29 febbraio 1908 – Rossinière, 18 febbraio 2001), è stato un pittore francese di origine polacca. (biografia su Wikipedia)