Recuperate tutte le opere del pittore cinquecentesco Cola dell’Amatrice dopo il terremoto nel Centro Italia del 24 agosto 2016.

Amatrice - Recupero dei beni culturali dopo il terremoto del 24-08-2016 nel centro Italia © Foto protezione civile

Amatrice – Recupero dei beni culturali dopo il terremoto del 24-08-2016 nel centro Italia © Foto protezione civile

A meno di 10 giorni dal terremoto che ha colpito Lazio, Marche e Umbria, è in atto il piano di recupero del patrimonio culturale, accanto alle operazioni a sostegno della popolazione e della messa in sicurezza del territorio. Nicola Filotesio detto Cola dell’Amatrice, pittore, architetto e scultore (Amatrice, 1480/89 – Ascoli Piceno, 1547-1559), è la personalità del passato di maggior spicco nel paese da cui prende il nome d’arte. Il museo a lui intitolato, sconosciuto ai più, come lo stesso artista è lesionato, ma le colonne hanno retto e alcune pareti, mentre le macerie sono state rimosse con successo recuperando ogni opera, alcune completamente senza danni. Continua a leggere

Pokemon Go: caccia ai luoghi d’interesse storico artistico.

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“Pare Na Chiesa”, Piazza di Campo Marzio, ingresso laterale della Chiesa e Monastero di Santa Maria in Campo Marzio, foto SAM da App Pokemon Go

Tutti a caccia di Pokemon! Ebbene c’è un risvolto positivo, anche per quelli che non hanno acquistato le azioni della Nintendo. Col mio fedele Iphone al guinzaglio passeggio velocemente per le vie di Roma per solite e insolite commissioni. L’applicazione Pokemon Go aperta a consumare tutta la batteria. In Piazza di Campo Marzio si apre il Pokestop “Pare Na chiesa”, dietro Palazzo Chigi. Ho iniziato a giocare a Pokemon Go per svago, curiosità e nostalgia della prima versione per Game Boy della Nintendo, oggi società in incredibile ascesa per il lancio del primo gioco in realtà aumentata, in cui cioè la partita si svolge sulla mappa reale sfruttando la geolocalizzazione GPS degli smartphone e visualizza gli elementi di gioco su sfondo ripreso in diretta dalla fotocamera. La ricerca dei Pokestop, dove ottenete strumenti di gioco, è divertente quanto quella la caccia ai mostriciattoli, anzi è una fonte sorprendente di spunti culturali. Pokemon Go ha un pregio culturale non indifferente. Continua a leggere

Joseph Klibansky, Mixed Media Artist da tenere d’occhio

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Joseph Klibansky, Elements of Life, resina e oro. Foto Safarik Art Magazine (AM Ph.)

Joseph Klibansky, giovane talento originario del Sudafrica domiciliato nei Paesi Passi, inserito dalla rivista Quote nella Top 100 dei giovani milionari del 2016: una sua opera è quotata tra i 20 e i 50 mila dollari. Eccitante, colorato, divertente, luminoso.

Opere cristalline e immediatamente comunicative, lontano dalla banalità che rischiano soggetti come teschi e farfalle. Meravigliosamente inspiegabile e meravigliosamente bello. Un giovane talmente bello nell’esporre il suo lato artistico che lo si direbbe dannato. Continua a leggere

Impressionisti, la mostra calderone al Vittoriano

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Il gatto che sorride nell’abbraccio: il particolare che colpisce al cuore. La mostra nel suo insieme.. una schifezza. La concentrazione su un dettaglio, soprattutto quando si parla di arte ottocentesca e “impressionisti” è la scappatoia all’organicità completamente assente. Continua a leggere

Gilles Aillaud: meteore

Gilles Aillaud - Evasioni

Gilles Aillaud – Evasioni

Ocra il muro e la sagoma del ramo, grigia la finestra e la coda. Da un cassetto esce un invito elegante e vintage alla mostra Gilles Aillaud – Evasioni. Il cartoncino giallo raffigura un muro di mattoni e una finestra dalla quale un felino selvatico sta evadendo. Lo riconosciamo per la  lunga coda tigrata.. forse il rarissimo leopardo delle nevi.
La mostra del 2007 all’Accademia di Francia a Roma proponeva una retrospettiva del pittore e scenografo Gilles Aillaud (1928-2005), celebre per gli animali chiusi in gabbia o da recinti, dietro reti, sbarre o vetrate.  L’opera, nella giustapposizione dei colori caldi e freddi tiene l’osservatore in tensione con il  leopardo che si eclissa dagli sguardi indiscreti dei visitatori dello zoo, il primo Grande Fratello inventato e sperimentato sugli animali. La meteora che passa è il selvaggio animale che cerchiamo d’ingabbiare e il pittore rinchiuso nei musei da cui tenta continue evasioni. L’artista contemporaneo è a suo agio nella veste di meteora che si dà e si toglie continuamente.

4.000 visite: grazie lettori

I folletti delle statistiche di SAFARIKARTMAGAZINE.COM hanno preparato un rapporto annuale 2015 dei lettori di questo blog.

Una metropolitana a New York trasporta 1 200 persone. Questo blog è stato visto circa 4.000 volte nel 2015. Se fosse una metropolitana di New York, ci vorrebbero circa 3 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

Grazie a chi legge, a chi esprime un parere, a chi condivide, a chi navigando casualmente è passato da qui, a chi a chi insegue le proprie curiosità sull’arte.

Maria Isabella Safarik

Balthus, La ragazza col gatto

Balthus il re dei gatti e le donne

Balthus, di origine polacca, naturalizzato francese ed direttore dell’Accademia di Franzia a Roma negli anni Sessanta, vive le ferite della guerra e le luci della pace, unico artista a vedere, ancora vivente, alcune proprie opere al Louvre, grazie ad una donazione di Picasso. Continua a leggere

Wassily Kandisnky, Pointes noires, 1937

Lo Spirituale nell’arte di Kandinsky

L’opera d’arte e l’artista

La vera opera d’arte nasce dall’artista in modo misterioso, enigmatico, mistico. Staccandosi da lui assume una sua personalità, e diviene un soggetto indipendente con un suo respiro spirituale e una sua vita concreta. Diventa un aspetto dell’essere. Non è dunque un fenomeno casuale, una presenza anche spiritualmente indifferente, ma ha come ogni essere energie creative, attive. Vive, agisce e collabora alla vita spirituale. Continua a leggere

La Grande Onda di Hokusai

La grande onda di Kanagawa di Katsushika Hokusai

La grande onda di Kanagawa (神奈川沖浪裏) xilografia di Katsushika Hokusai (葛飾北斎)

La popolarità di cui gode Hokusai nasce prima in Europa che in Giappone. Nasce ad Edo, l’antico nucleo della città di Tokyo, nel 1760. La sua tecnica prediletta era l’ukiyo-e, la cui possibilità policromatica esaltava la sua passione per soggetti di vita quotidiana, di fantasia e della tradizione giapponese. L’ukiyo-e o “immagine del mondo fluttuante” è una stampa giapponese la cui caratteristica era la grande diffusione popolare, l’economicità, l’effetto dei colori sovrapposti e la distruzione dei disegni originali da cui veniva tratto l’intaglio sui blocchi di legno. Continua a leggere

In memoria del Professor Eduard A. Safarik

Prof. Eduard A. Safarik (Bratislava, 19 maggio 1918 - Viterbo, 15 agosto 2015)

Prof. Eduard A. Safarik

PRIMA MEMORIA

Ricordo della figlia

Mio papà aveva tante sfaccettature. Riguardo l’arte, papà diceva, che si spiega da sé.

Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti alla cerimonia funebre tenutasi nella Chiesa di San Michele Arcangelo a San Michele in Teverina, Viterbo.
Oltre i presenti tanti amici ci hanno manifestato il loro affetto.
Era un grande uomo, sensibile ma al contempo determinato.
Una persona di valore di sani principi, ineccepibile nei modi, di grande cuore.
Un papà affettuoso e premuroso, non mi ha fatto mancare niente, dalla carezza agli insegnamenti di vita e cultura. Continua a leggere

La calda estate che uccise Caravaggio

La calda estate di Caravaggio. Foto Safarik Art Magazine

La calda estate di Caravaggio. Foto Safarik Art Magazine

Caravaggio, drammaturgo del pennello, dipinge San Giovanni Battista disteso. Il ragazzo si ristora nella calda estate in un interno ombroso coperto da telo rosso, poggiato mollemente sul gomito, dopo lunghi bagni di sole e mare sulla spiaggia della Feniglia, dove le onde trascinano tronchi e relitti. Quella posa languida evoca l’arte veneta delle Danae e Veneri di Tiziano e Giorgione. La canicola di luglio è davvero pesante. Lunghe ombre si proiettano sulla sabbia alle sei di pomeriggio: Caravaggio disteso. Continua a leggere

Barocco a Roma: 10 motivi per vedere la mostra

Gian Lorenzo Bernini, Modello per la Fontana dei Quattro Fiumi, 1649-50 circa. Foto Safarik Art Magazine

Gian Lorenzo Bernini, Modello per la Fontana dei Quattro Fiumi, 1649-50 circa. Legno di cimoso e terracotta, 56×98,5 cm, Bologna, Accademia di Belle Arti. Sullo sfondo il Busto di Innocenzo X Pamphilij, 1650 circa. Foto Safarik Art Magazine

La Mostra Barocco a Roma (2015) a Palazzo Cipolla in Via del Corso ha un catalogo notevole di artisti: Annibale Carracci, Peter Paul Rubens, Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni, Pietro da Cortona, Giovanni Lanfranco, Domenichino, Salvator Rosa, Alessandro Algardi e moltissimi altri grandi maestri dei Seicento della Roma pontificia. Continua a leggere

I luoghi romani di Ettore Roesler Franz

Ettore Roesler Franz, Il Tempio di Ercole e la Cloaca Massima dal Tevere, 1883, acquarello su carta (The Temple of Hercules and the Cloaca massima from the Tiber). Foto Safarik Art Magazine

Ettore Roesler Franz, Il Tempio di Ercole e la Cloaca Massima dal Tevere, 1883, acquarello su carta (The Temple of Hercules and the Cloaca massima from the Tiber). Foto Safarik Art Magazine

La varietà dei luoghi si trova nella memoria di chi li vive. 

“Roma è silenziosa e pesante, come fuori dal mondo, come intrecciata in se stessa. I momenti più drammatici del tempo cadono qui senza eco, come nell’eternità”.  Continua a leggere